DA ATESSA PARTE LA RIVOLUZIONE VERDE DI HONDA –

“Ragazzi, lo sapete che ad Atessa, in Abruzzo, Honda sta facendo cose davvero interessanti? Non parliamo solo di moto nuove, ma di come le costruiscono. Hanno ridotto del 9,5% le emissioni di CO₂ nello stabilimento, semplicemente cambiando il modo di fare le carene. Invece di verniciarle, usano un materiale trasparente che non ha bisogno di pittura: meno passaggi, meno sprechi, meno emissioni.
E poi c’è questa plastica speciale, il DURABIO™, che non viene dal petrolio ma dal mais non commestibile. È resistente, non si graffia, non scolorisce al sole e permette di avere colori vividi senza verniciatura. L’hanno già messa su Africa Twin, NT1100, NC750X e altri modelli. Insomma, non è un esperimento da laboratorio: è già su strada.


Non si fermano lì: riciclano anche i paraurti delle auto Honda e li trasformano in pezzi di moto, come vani portaoggetti e sottosella. E hanno iniziato a usare polipropilene riciclato, quello che normalmente è scarto di produzione, per oltre 15 componenti su scooter e moto.
La filosofia è chiara: entro il 2050 vogliono arrivare a zero emissioni. Non solo con moto elettriche, ma ripensando i materiali e il ciclo produttivo. È un approccio circolare: riciclo, riuso, design intelligente. In pratica, Honda sta dimostrando che la sostenibilità non è un discorso astratto: è già dentro le moto che vediamo nei concessionari. E la cosa bella è che questa rivoluzione parte proprio da un paesino d’Abruzzo, Atessa, dove si produce gran parte della gamma europea. Una storia che unisce innovazione globale e radici italiane.”